Noti anche refrigeratori o gruppi frigoriferi, i chiller industriali sono macchinari il cui obiettivo è gestire il raffreddamento di un sistema. Più nel dettaglio, il termine tecnico specifico è “macchina termica” e identifica tutte le macchine in grado di scambiare calore e lavoro con l’ambiente o col sistema in cui agiscono. I chiller sono macchine in grado di refrigerare l’acqua fino a -12°C circa. A causa dell’elevato calore che sviluppano e delle dimensioni considerevoli, sono solitamente installati all’esterno delle strutture.
Il chiller: come funziona?
Il funzionamento del chiller non è esageratamente complesso: il principio è la sottrazione di calore a un fluido termovettore attraverso un fluido refrigerante (di natura variabile in base agli usi). Il cuore di ogni macchina refrigerante è il compressore che, appunto, comprime il fluido refrigerante. Il fluido refrigerante, normalmente in forma gassosa, a causa della pressione assume lo stato liquido e per tornare allo stato gassoso preleva il calore dal fluido termovettore, di fatto raffreddandolo.
Tale principio di funzionamento è alla base di ogni macchina frigorifera, che siano chiller industriali o macchine per uso domestico.
Tipologie di chiller
La varietà di applicazioni dei chiller ha dato vita a diverse tipologie di macchine frigorifere le cui caratteristiche costruttive variano in base a modelli o marchi. In linea di massima, ogni chiller è composto da tre principali componenti, tre diversi macchinari che collaborano per ottenere il risultato di ridurre la temperatura dell’ambiente:
- Compressore
- Macchina per l’evaporazione
- Condensatore
Tra i tre, l’elemento alla base del dispendio di energia, che può diventare anche molto alto in contesti industriali, è il compressore. Tuttavia, il consumo di energia dipende anche da altri fattori quali la temperatura ambientale (più è alta, maggiore lavoro sarà necessario per abbassarla) e la temperatura relativa al fluido.
Le principali tipologie di chiller possono essere, tuttavia, ridotte a due facendo riferimento al loro funzionamento di base, ossia se impiegano aria o acqua. Parliamo, quindi, di chiller ad acqua e chiller ad aria che differiscono tra loro perché il primo è dotato di scambiatore d’acqua mentre il secondo si affida, con un maggiore dispendio di energia, a un sistema di ventilazione.
Applicazione dei chiller industriali
Le capacità di abbassamento della temperatura dei chiller li rende macchine ideali per gli usi più svariati: dalle regolazioni di temperatura in ambienti ampi come potrebbe essere un centro commerciale al raffreddamento di celle frigorifere per conservare beni deperibili come gli alimenti.
Non a caso, l’industria alimentare è tra i settori che più fa affidamento sul lavoro dei chiller. Alcuni stabilimenti che lavorano carni, ad esempio, devono necessariamente mantenere temperature adeguate affinché la carne non vada a male prima o durante le lavorazioni per poter garantire standard qualitativi in linea con le normative vigenti.
Gli altri settori che più fanno affidamento sulla regolazione della temperatura attraverso chiller industriali sono il settore farmaceutico, dove spesso sono necessarie basse temperature nei laboratori o per lo stoccaggio di medicinali, e il settore petrolchimico, dove, anche qui, le basse temperature sono necessarie per la lavorazione e lo stoccaggio di petrolio e derivati.